sabato 15 maggio 2010

IL DIO BACCO

• Introduzione
Le origini del vino si perdono nella notte dei tempi, ovvero si rifanno alla coltivazione della vite, pianta tipica del Mediterraneo, praticata almeno due millenni prima di Cristo nell'omonimo bacino, dal cui succo si ottiene questa preziosa bevanda. Al di là dei tipi di vino, rossi, bianchi, rosati, novelli, passiti, liquorosi, spumantizzati ecc., ecc., è difficile oggi immaginare un buon pranzo o una buona cena o addirittura una serata in compagnia di amici senza un buon vino. Migliaia sono le qualità di vino che vengono prodotte in tutto il mondo, ma noi ci soffermeremo naturalmente, solo a fornire una semplice indicazione dei principali vini che dal nord al sud della penisola, troviamo nelle nostre tavole.
Cosa importante ai fini della cucina è il giusto abbinamento vino pietanza: a proposito eccovi alcune regole generali di abbinamento ed alcuni esempi tipici.
Iniziamo con individuare i tre tipi fondamentali di abbinamento:
• Abbinamento per tradizione
• Abbinamento per contrapposizione e concordanza di sapori
• Abbinamento legato alle stagioni
Abbinamento per tradizione
Un piatto tipicamente regionale o locale va generalmente abbinato ad uno dei vini della stessa zona per creare un'affinità di profumi e di sapori
Abbinamento per contrapposizione e concordanza di sapori
L'abbinamento più piacevole si ha quando il vino esprime caratteristiche opposte a quelle del cibo. Quando un piatto é particolarmente grasso (lo zampone ad esempio) sarà bene abbinarlo ad un vino rosso fresco (inteso come acidità del vino), sapido che contrastando l'untuosità del cibo ripulisca la bocca e alleggerisca la pesantezza del piatto.

Il sapore dolce di un cibo tende a prevalere, soprattutto nel caso dei dessert. Poiché non esistono vini secchi che possano reggere il confronto con il carattere dolce di un dessert é decisamente meglio assecondare il contenuto zuccherino del piatto e abbinare un vino dolce (concordanza piatto dolce vino dolce).

Tendenzialmente il corpo del vino deve essere proporzionale alla struttura del piatto e quindi un piatto piuttosto complesso che necessita di una preparazione elaborata dovuta al tipo di cottura, alla quantità o preziosità degli ingredienti, va abbinato ad un vino altrettanto complesso e robusto, di buon invecchiamento, che possa cioè non essere sovrastato dalla personalità del cibo. Un piatto leggero e delicato di conseguenza non dovrà essere " coperto " da vini troppo importanti o dotati di una pronunciata componente aromatica, ma si sposerà ad un vino schietto, leggero e giovane.

Ogni piatto dovrebbe essere accompagnato idealmente da un vino diverso, e quindi al variare delle portate andrebbe variato il vino, perché ogni piatto presenta proprie caratteristiche gustative.
Abbinamento legato alle stagioni
Si basa sul principio logico che in estate difficilmente prepareremo piatti tipicamente invernali e viceversa.

In inverno avremo piatti grassi ed in estate piatti leggeri, da qui si capisce che in estate non berremo un Brunello perchè adatto a piatti complessi.

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