sabato 24 luglio 2010

Sandwich con acciughe e mozzarella

Ingredienti
Peperoncino
Farina
Mozzarella di bufala 250 gr
Olio di semi vari
Pane grattugiato 100 gr
Polenta
Pomodori maturi 300 gr
Sale
acciughe 200 gr
Uova 2 numero
Basilico fresco
Preparazione
un rotolo di polenta pronta
200 g di filetti di acciughe
farina
250 g di mozzarella di bufala
300 g di pomodori
2 uova, basilico
100 g di pangrattato
olio per friggere
peperoncino, sale

1) Sciacquate i filetti di pesce, asciugateli bene, infarinateli scuotendone l'eccesso e friggeteli in abbondante olio bollente.
Scolateli con un mestolo forato, salate e aromatizzate con un pizzico di peperoncino.
2) Affettate sottile la mozzarella e i pomodori, salate poco, metteteli sulla placca foderata con carta da forno e lasciateli
asciugare a 180° per 5 minuti.
3) Tagliate la polenta a rondelle spesse un cm. Accoppiate le rondelle dopo averle farcite con un filetto di acciughe, una fetta di
pomodoro, una foglia di basilico e una fetta di mozzarella.
4) Infarinate i sandwich, passateli prima nelle uova sbattute e poi nel pangrattato. Friggeteli in abbondante olio bollente e
serviteli subito.

Sta finendo la stagione degli agr ...allora perchè non fare un bel piatto di pasta!!

Ingredienti:
2 persone
* 160 gr. di spaghetti
* un mazzetto di barba di frate ,lischi
* 1 spicchio d’aglio
* olio extravergine d'oliva
* circa 10 pomodori secchi sott’olio
* sale e pepe
* parmigiano
.................................................................
Pulite gli agretti di radici ,lavateli e sbollentateli in acqua salata per qualche minuto e poi scolateli. In un tegame mettete 3-4 cucchiai di olio , uno spicchio d’aglio , soffriggete poco l’aglio , aggiungete gli agretti e insaporirli per qualche minuto. Aggiungete i pomodori secchi sgocciolati e tagliati a strisce, mescolate bene e alla fine togliete l’aglio. A me personalmente piace molto l’aglio e lo taglio finemente, lasciandolo insieme agli agretti e pomodori secchi. Lessate la pasta nella stessa acqua di cottura degli agretti e scolatela al dente. Mettete dentro la padella gli spaghetti con un pò d’acqua di cottura e mescolate per insaporire a fuoco vivo . Aggiustate di sale e spolverizzate un po' di pepe macinato fresco. A piacere potete completare con una grattugiata di parmigiano. Servire subito caldi.

Cuoco a domicilio semplice pratico innovativo

Le carni
INGREDIENTE PORZIONE PER PERSONA
Filetto di manzo 150 g
Entrecote 150 g
Bollito di manzo 250 g
Goulash 180 g
Roastbeef 180 g
Brasato 200 g
Lingua 180 g
Trippa 180 g
Scaloppina di vitello 120 g
Arrosto di vitello 200 g
Costoletta di vitello 200 g
Fegato 150 g
Spezzatino di vitello 200 g
Costoletta di maiale 200 g
Arrosto di maiale 180 g
Carré di maiale 180 g
Costolette di agnello 200 g
Spezzatino di agnello 250 g
Cosciotto di capriolo 250 g
Lepre in salmì 200 g
Fagiano 300 g
Pernice 300 g
Pollo, gallina 250 g
Anatra 250 g
Oca 250 g
Tacchino 200 g
Faraona 200 g
Piccione 200 g
I pesi delle carni si riferiscono a pezzi interi, privati delle ossa e del grasso di scarto. Sono i pesi per secondi piatti equilibrati per completare un menu completo.
I prodotti ittici
INGREDIENTE PORZIONE PER PERSONA
Pesce persico 250 g
Coregone 250 g
Trota 250 g
Luccio 250 g
Salmone 250 g
Sogliola 250 g
Rombo 300 g
Branzino 300 g
Filetti pronti da cucinare 150 g
Tutti i pesi dei pesci si riferiscono a pezzi interi pronti per la cottura, privati di interiora e squamati.
I primi piatti - Minestre, Pasta e Riso
INGREDIENTE PORZIONE PER PERSONA
Minestra 3 dl
Tazza di consommé 1,5 dl
Pastina 30 g
Pasta secca 80/100 g
Pasta fresca 60/80 g
Pasta fresca ripiena 150 g
Gnocchi 130 g
Riso 80 g

I pesi di pasta e riso si riferiscono a primi piatti equilibrati per integrare un menu completo.



Verdure, salse e formaggi
INGREDIENTE PORZIONE PER PERSONA
Salsa bruna e bianca 250 g
Olandese 250 g
Burro fuso 250 g
Patate 250 g
Verdure pronte da cuocere 250 g
Asparagi 250 g
Insalata di pomodori 300 g
Formaggio 300 g
Crostoni o bruschette 150 g
Fonduta di formaggio 200 g
Uova 2 pezzi

Tutti i pesi si riferiscono a prodotti pronti per la cottura, a porzioni per accompagnare un piatto principale. Nel caso dei formaggi, la porzione è relativa al servizio di un singolo formaggio

giovedì 22 luglio 2010

Risotto Con Le Verdure Estive

Informazioni aggiuntive
Portata: riso e risotti

Tempo:
Difficoltà:
Costo:

Nazione: Italia
Stagionalità:


Ricetta adatta a:
Celiaci: si
Vegetariani: si
Ebrei: si

Ingredienti per 4 persone
300 g di riso per risotti (Carnaroli o Baldo o Roma)
1 peperone
2 zucchine
200 g di fagiolini
1 melanzana viola
4 cipollotti
1 spicchio di aglio novello tritato
1 bustina di zafferano
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
½ bicchiere di vino bianco secco
brodo vegetale
Qualche foglia di basilico
pepe nero di mulinello
Sale

Preparazione
Mondate e lavate le verdure. Tagliate la melanzana a tocchetti tenendo la buccia, spolverate con sale e fatela spurgare dall’amaro per circa mezz’ora. Risciacquate i tocchetti, scolateli e teneteli da parte. Tagliate i cipollotti a fettine sottili e tutte le altre verdure in piccoli pezzi. Tritate l’aglio.
Fate scaldare l’olio in un tegame capiente e mettetevi a rosolare a fuoco dolce tutte le verdure assieme ai cipollotti e all’aglio tritato. Salate con moderazione, pepate e fate appassire il tutto a fuoco basso per 10 minuti.
Versate il riso nel tegame e tostatelo sempre a fuoco basso, poi alzate la fiamma e aggiungete il vino. Aspettate che il vino evapori e continuate la cottura per circa 18-20 minuti aggiungendo un mestolo di brodo alla volta, sempre bollente, che lascerete assorbire del tutto prima di aggiungere il successivo. Durante la cottura aggiungete lo zafferano sciolto in un po’ di brodo caldo. Quando spegnete il fuoco il risotto deve essere piuttosto morbido. Unite ancora un cucchiaio di olio, un cucchiaio colmo di parmigiano grattugiato e le foglie di basilico spezzettate con le mani. Mescolate e servite.

domenica 18 luglio 2010

IntolleranzeAlimentari

Ecco come tratto le intolleranze alimentari:

Ad ogni esigenza alimentare metto a disposizione la mia esperienza che
ormai da anni mi distingue in particolar modo in questo settore, ogni intolleranza
viene trattata a se per le varie caratteristiche che ne differenziano la lavorazione.

Pizza senza glutine:
Con il crescente aumento dei consumatori di prodotti senza glutine, ho
deciso di dedicare uno spazio del mio menù a questa esigenza alimentare.
Già da diversi anni, sensibili alle crescenti richieste, utilizando esclusivamente
prodotti consentiti e certificati senza fonti di glutine, come da prontuario
A.I.C, per la preparazione dei piatti, uso attrezzature, pentolame e
mestoli dedicati, come anche il forno per la cotture delle pizze. Alcuni
prodotti come farina, pasta secca, pasta surgelata, birra, pane, grissini,
tiramisù, pasta sfoglia, mi vengono forniti direttamente dalla DS FOOD.
Tutti gli altri prodotti a menu vengono preparati artigianalmente con la dovuta
accortezza e professionalità che ormai da anni mi distingue.


Essere un ristoratore per intolleranti al glutine significa:
Aver partecipato ad un corso sulla celiachia.
Ricevere il materiale informativo e periodici controlli da parte dell'Associazione.
Usare prodotti dieto-terapeutici e presenti nel prontuario.
Avere un menù senza glutine.
Garantire l'assenza di glutine anche durante il processo di lavorazione della pietanza.


La Kamut Pizza ®:
A conferma della devozione e ricerca dell'alimentazione alternativa sono
il primo licenzatario ufficiali Kamut pizza® dell’ UMBRIA .
Grazie al progetto SPIGAMICA POINT della NIP
(Nazionale Italiana Pizzaioli) Infatti dal 2008 nel settore Pizzeria non è più
possibile utilizzaree promuovere prodotti a marchio KAMUT®
senza autorizzazione.

Principalmente indicata per chi è intollerante ai graminacei ( farina di grano
tenero e grano duro), ma sicuramente un valido suggerimento per tutti coloro
che in questo periodo, si sentono giù di tono o privi di energia è quello di
inserire nell'alimentazione di tutti i giorni un elemento ricco di preziose proprietà:
il Kamut®, cereale antichissimo, coltivato in mesopotamia e in Egitto più di
5000 anni fa. Dopo un lungo periodo di oblio, è stato riscoperto ed attualmente
stan riacquistando il posto che merita in seno all'alimentazione contemporanea.
Ha un chicco molto grande, da due a tre volte superiore a quello del grano
comune, ed è ricchissimo di componenti uniche e preziose adatte a tutte le età,
a partire dai ragazzi fino alle persone più avanti negli anni che necessitano di una
alimentazione particolarmente ricca di energia. Questo antenato del grano duro
possiede un elevato contenuto nutrizionale: ha dal 20 al 40% di proteine in più
rispetto agli altri grani, un quantitativo più elevato di lipidi, vitamine e minerali in
abbondanza, oltre ad un alto contenuto di selenio, che combatte i radicali liberi
e pertanto, favorisce il mantenimento della salute e del benessere fisico. Pur
essendo consigliato a chi è intollerante al frumento, non è indicato per le
persone che soffrono di intolleranza al glutine, in quanto contiene un suo
glutine. Assunto a pranzo con un fumante piatto di pasta o utilizzato in farina
per preparazioni di pizza, dal gusto leggero e tendente al dolce vi stupirà per il
sapore simile alle pizze classiche e per la facile digeribilità, costituendo un valido
aiuto per tutte le età. La nostra KamutPizza® viene preparata
con 100% farina di Kamut® .

Su ordinazione trovi anche pizza di Farro e pizza senza lievito .

SALUTE E BENESSERE

Le proprietà benefiche del vino rosso
I risultati della ricerca svolta dall’Università di Siena e finanziata da Città del vino

Una ricerca dell’Università di Siena commissionata dall'Associazione Nazionale Città del Vino conferma che il vino rosso, consumato in quantità moderata, ha effetti benefici sulla salute. Analizzando 13 vini provenienti da diverse regioni italiane i ricercatori del dipartimento di Scienze ambientali dell’Ateneo si sono concentrati sugli effetti contro l’Helicobacter pylori, il principale patogeno della mucosa gastrica, e contro i radicali liberi: i risultati dello studio dimostrano che tutti i vini testati sono attivi contro l’Helicobacter, batterio che provoca ulcere e che è fattore di rischio di carcinoma e linfoma gastrico. I vini siciliani si sono dimostrati i più efficaci contro questo batterio. Anche la presenza di radicali liberi dello stomaco, responsabili di diverse patologie infiammatorie, è combattuta efficacemente da tutti i vini rossi analizzati: il Cabernet e il Sangiovese toscani, il Cabernet siciliano, il Montepulciano d’Abruzzo, il Nero d’Avola, il Merlot e il Syrah di Sicilia, i vini del Salento in Puglia, la Barbera del Piemonte, il novello di Chieti, il Gutturnio.
“Un bicchiere abbondante di vino a pasto - dice la professoressa Daniela Giachetti, responsabile della sezione di Biologia farmaceutica del dipartimento – è sufficiente, come dimostrano i dati della nostra indagine, a produrre l’effetto benefico e protettivo sulla mucosa gastrica. Se il consumo però aumenta oltre i 350 millilitri a pasto, l’etanolo agisce in senso negativo sullo stomaco provocando danni che possono essere anche di notevole entità”.
La ricerca è stata finanziata dall'Associazione Nazionale Città del Vino, rete di oltre 550 Comuni a vocazione vitivinicola da tempo impegnata nello sviluppo della conoscenza scientifica in materia di vino e salute. Hanno sostenuto il progetto anche i Comuni di Montefalco (Perugia), Nizza Monferrato (Alessandria) e le aziende Cantina Due Palme e Cantine Albano Carrisi di Cellino San Marco (Brindisi); la Cooperativa Olearia Vinicola di Orsogna (Chieti); la Cantina Valdibella di Camporeale (Palermo).
“I risultati di questa nuova ricerca confermano ancora una volta che un consumo moderato e quotidiano di vino di qualità fa bene alla salute - dichiara Valentino Valentini, presidente di Città del Vino -. Alla luce dei numerosi studi che da anni attestano gli aspetti salutistici di un buon calice di vino riteniamo però che vada programmata al più presto un'intensa e capillare attività di educazione al gusto che coinvolga in un progetto condiviso le istituzioni, i Comuni, la scuola, la famiglia e le imprese. Ci faremo portavoce di questa necessità in sede istituzionale perché siamo convinti che vada fatto di più per diffondere forme di consumo consapevole che promuovano il benessere delle persone e la conoscenza dei prodotti di qualità dei nostri tanti territori rurali”.
Come si legge dalla relazione conclusiva della ricerca, curata da Marco Biagi insieme ai ricercatori della sezione di Biologia farmaceutica del dipartimento, i responsabili maggiori dell’attività sull’Helicobacter pylori sono gli stilbeni, in particolare il resveratrolo. Questo componente, ormai ampiamente studiato e su cui ormai si pensava di aver detto tutto, non finisce di stupire. Il resveratrolo isolato ha un’attività altissima su Helicobacter pylori, paragonabile a quella dei comuni antibiotici di sintesi.
Appare quindi evidente che un vino rosso, ricco in polifenoli e resveratrolo, ha in sé tutti gli elementi per manifestare un’azione protettiva sulla mucosa gastrica. Come ulteriore approfondimento è stata studiata l’attività antiradicalica in vitro, usando diverse metodiche spettrofotometriche, Photochem e DPPH.
La presenza di radicali liberi anche nello stomaco promuove l’insorgenza di diverse patologie infiammatorie e i dati ottenuti dalle moderne ricerche suggeriscono che l’infezione da Helicobacter pylori provoca uno spostamento dell’equilibrio redox nei fluidi gastrici con aumento della concentrazione dei radicali stessi. Lo studio dell’attività dei vini rossi sulla protezione della mucosa gastrica non poteva quindi non prevedere saggi sull’attività antiradicalica.
Alla concentrazione del 5% tutti i vini hanno rivelato un alto potere antiossidante, sempre superiore al 50%. I vini con la concentrazione di polifenoli più alta sono risultati più attivi, oltre l’80%. Nell’attività antiossidante gli antociani e le procianidine giocano un ruolo importante: i vini più ricchi in antociani si sono rivelati i più attivi in assoluto, infatti, il vino Cabernet “Toscana”, sebbene non particolarmente ricco di polifenoli totali ma ricco in antociani, al 5% ha evidenziato un’attività dell’84%. Le leucocianidine di V. vinifera, anche se isolate, hanno un potere antiossidante superiore al 90% a concentrazione di 100 µg/mL con un IC50 molto simile a quella della Vitamina C. Da quanto si può ricavare dai risultati ottenuti si possono trarre delle interessanti osservazioni che riguardano l’attività salutistica del vino rosso.
La qualità delle uve e dei processi di produzione, oltre che sugli aspetti meramente alimentari, influiscono in maniera notevole anche su quegli aspetti salutistici che sono intimamente connessi con le caratteristiche proprie del vino.
Proprio il vino può essere portato ad esempio per spiegare l’importanza del fitocomplesso: l’attività del prodotto intero sulla protezione della mucosa gastrica è superiore a quella dei propri componenti isolati alle stesse concentrazioni in cui si ritrovano nel vino, che quindi, anche per la sua natura idroalcolica, rappresenta il veicolo ideale per l’azione dei principi attivi.
Concludendo, è giusto ribadire che il vino non è la somma ma la moltiplicazione delle proprietà dei suoi componenti e si può senz’altro azzardare a dire che il moderato consumo di vino rosso può e deve essere promosso, insieme alla cultura del “buon bere”.